In Georgia si insegna la lingua italiana. La mobilità internazionale studentesca fa crescere l’Europa

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La mobilità internazionale degli studenti (delle scuole secondarie superiori e universitari) è un motore di crescita formidabile per chi decide di studiare presso una sede estera, seppure per un periodo limitato di tempo. Negli ultimi vent’anni la mobilità in ambito scolastico (e universitario) è cresciuta moltissimo. I percorsi che un tempo erano “riservati” a pochi sono diventati oggi decisamente più accessibili (c’è tuttavia ancora tanto da fare, in questa direzione). Del resto, l’importanza degli scambi culturali nell’ambito della scuola superiore è stata riconosciuta a livello istituzionale.

La nota dell’allora Ministero dell’Istruzione e della Ricerca 843/2013 ha certamente favorito la mobilità studentesca, così come hanno fatto altri riferimenti normativi. Il numero di studenti universitari internazionali e stranieri è cresciuto in media del 5,5% all’anno tra il 1998 e il 2020. Sono sempre di più anche gli studenti italiani che, verso la conclusione del percorso d’istruzione superiore, vanno a studiare all’estero per un anno. La messa a disposizione di borse di studio favorisce questi trasferimenti. 

L’aumento del numero di studenti che scelgono di fare un’esperienza all’estero è sempre una buona notizia, per i docenti. Quando i ragazzi rientrano, i risultati di quell’esperienza vengono valutati positivamente. E se ci sono carenze da colmare al livello dei contenuti, delle materie di studio, lo si fa in accordo con la scuola cui si è iscritti. Nel complesso, al di là di quelli che possono essere i benefici in termini di apprendimento e di contenuti, l’esperienza fuori contribuisce alla crescita personale dello studente, sicuramente favorisce le sue capacità relazionali e di inserimento sociale. 

A proposito di scambi culturali, recentemente i Ministri dell’Istruzione italiano e georgiano, Giuseppe Valditara e Mikheil Chkhenkeli hanno avuto un colloquio finalizzato a favorire la collaborazione tra i rispettivi Paesi nell’ambito dell’istruzione, della formazione e della scienza. L’intento dichiarato è quello di favorire la mobilità di studenti e docenti dei due Paesi, coinvolgendo soprattutto le scuole tecniche e professionali. 

Nelle scuole georgiane l’italiano viene studiato, grazie ai nuovi programmi, come seconda e terza lingua straniera. L’Italia ha contribuito non poco al raggiungimento di questo risultato, inviando materiale didattico, libri e docenti. Un provvedimento normativo della Georgia ha poi determinato l’inserimento dei docenti di lingua italiana nel personale scolastico di ruolo, istituendo anche un sistema premiante per i migliori.

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